Quali sono i punti imperdibili da esplorare a Villa d’Adda
Chi ha la fortuna di abitare a Villa d’Adda conosce bene i suoi angoli segreti e i suoi più caratteristici squarci di paesaggio che stupiscono con colori e suoni diversi a seconda dell’alternarsi delle stagioni.
Tutte le persone che invece, passeggiando magari in una assolata domenica primaverile, vogliono arricchirsi scoprendo qualche cosa in più di questo paesino adagiato su una morbida collina che scende fino alle rive del fiume Adda, devono armarsi di pazienza, calma e, passo dopo passo, raggiungere quei luoghi che rimarranno cari alla mente e al cuore.
La ricchezza dei paesaggi villadaddesi, – quello collinare che tocca i 710 metri s.l.m., meraviglioso in autunno per l’intensità dei colori rossastri e quello fluviale-lacustre, a quota 190 metri s.l.m., apprezzato soprattutto in primavera e in estate per le rilassanti passeggiate accompagnati dal silenzioso scorrere del fiume -, rendono Villa d’Adda un’oasi di tranquillità e di ritrovato contatto con la natura, momenti tanto rari per chi vive circondato dal traffico e dai ritmi frenetici delle città più grandi.
Proviamo, partendo proprio dal fiume Adda, a tracciare un itinerario ideale alla scoperta dei luoghi caratteristici e delle ricchezze architettoniche che questo paese svela solo ai visitatori più attenti e curiosi.
Il traghetto di Leonardo
Il punto di partenza è il rinomato traghetto leonardesco che scivola da una sponda all’altra del fiume (quella bergamasca e quella lecchese) sfruttando la sola forza della corrente. Pagando un piccolo pedaggio si può raggiungere in pochi minuti Imbersago, anche con auto, moto o biciclette al seguito. Su questo tratto di fiume, Leonardo condusse per circa dieci anni precise ricerche sul moto delle acque con l’intento di costruite canali navigabili che collegassero il lago di Como con Milano. Suoi sono infatti gli studi sulle chiuse che insieme ai canali saranno realizzati nei secoli successivi. Il traghetto tra Villa d’Adda e Imbersago è l’unico rimasto dei quattro che anticamente collegavano le sponde milanesi e bergamasche. Gli altri traghetti, tutti identici a quello attuale e immortalati da Leonardo nel Codice Windsor, erano a Vaprio d’Adda, Brivio e Olginate.
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Risalendo verso est sul pianoro sopra l’Adda, troviamo la ex-chiesa di S.Andrea Apostolo, l’antica chiesa parrocchiale, citata già nel 1149, ricostruita nel 1469 e sconsacrata nel 1940. E’ un esempio di chiesa tardo rinascimentale con interventi barocchi.
La Chiesa è visitabile ogni primo sabato del mese alle ore 15.00 con visite guidate e gratuite.
Nei pressi, anche i nuclei storici di Catello.
Proseguendo verso nord, subito dopo il Cimitero, si trova la splendida Chiesa di S.Martirio del secolo XIV con affreschi rinascimentali.
Si arriva poi nell’abitato di Villa Bassa, agglomerato medievale con importanti nuclei dagli ampii cortili interni e significative testimonianze costruttive, quali case fortificate, archi, portali e muri in pietra squadrata.
Salendo per Via Olmo verso il centro storico del paese, si possono osservare a destra la scuola media, ricavata in un edificio storico, con la nuova palestra e il fresco Parco di S.Francesco. Sulla sinistra della strada si trova la Chiesa di S.Giovanni Evangelista, iniziata nel 1537 e a suo tempo dipendente direttamente dal Laterano, in cui si trova una bellissima pala d’altare del Borgognone datata 1656.
Si possono ammirare tre statue lignee di recente restaurate e riportate all’antico splendore: San Rocco, Sant’Antonio Abate, San Gaetano da Thiene

San Rocco

Sant'Antonio Abate

San Gaetano da Thiene
Proseguendo per Via S.Carlo tra altri edifici medievali, troviamo prima, in alto sulla sinistra, la Scuola Materna T.Frigerio, recentemente restaurata e ampliata e poi sulla destra, l’Oratorio parrocchiale.
Subito dopo eccoci davanti alla Chiesa Parrocchiale di S. Andrea Apostolo, consacrata nel 1760, importante testimonianza dell’architettura sacra del settecento che con la sua imponenza e maestosità si staglia nel cielo proprio davanti al Monumento ai Caduti di Piazza della Vittoria. Sulla stessa piazza si affacciano anche la Villa Cuna con la sua graziosa chiesetta medievale dedicata a S.Maria della Cuna (culla) – citata per la prima volta nel 1157 – e la Villa Perico. Più avanti, sull’ampio parcheggio arricchito da un alberato parco giochi per bambini, è stato realizzato nell’anno 2000 il monumento dedicato ai donatori volontari dell’AVIS-AIDO.
La torre del Borgo
Percorrendo Via Borgo, che inizia da Piazza della Vittoria e sale alla destra della chiesa parrocchiale, eccoci apparire il Municipio. Poco più avanti arriviamo in Piazza del Borgo, centro di un importante nucleo medievale di Villa d’Adda. Su di essa si affaccia l’imponente Torre, che era storicamente la porta di accesso al Borgo.
Guardando verso ovest, sotto il Borgo, possiamo ammirare i nuclei storici di Caderico e Cadestore, nonché le scuole elementari.
Spingendoci nella parte alta di Villa d’Adda, in via S. Zenone troviamo prima la Chiesa di S. Zenone, – citata già nel 1198 -, poi l’Istituto S.Giuseppe delle Orsoline di Gandino, struttura all’avanguardia nel ricovero e nell’assistenza agli anziani. Subito dopo, a sinistra, inizia Via Supercera che porta alla Rossera, casa merlata che sovrasta, con la sua maestosità, l’abitato di Villa d’Adda.

Il Belvedere dell’acquedotto
Sopra di essa, si situa il Belvedere dell’acquedotto da cui nelle belle giornate si può vedere su un arco di 270°, tutta la pianura padana, da Bergamo agli Appennini parmensi e piacentini, fino a Milano e al suo hinterland, dall’Appennino dell’Oltrepò pavese via via fino al Monviso, alle Alpi piemontesi, al Monte Rosa, per finire con la Valle S.Martino e i laghi di Garlate e di Lecco contornati da tutte le montagne che li circondano. Nei pressi è lo storico nucleo di Pradella, con case medievali recentemente restaurate.
Oltre la collina che sovrasta l’abitato di Villa d’Adda, si apre una piccola e recondita valletta, appunto denominata Valle, che regala splendidi colori autunnali e bellissime passeggiate all’ombra dei numerosi castagni. Qui si trovano la Chiesa di S.Bernardino, del 1714 -1720, e la Chiesa della Beata Vergine di Tassodine, realizzata verso il 1750, in cui avveniva la benedizione dei bachi da seta, posta alla quota di 525 m. s.l.m., in mezzo al rigoglioso bosco che sale fino alla sommità del Monte dei Frati, che tocca quota 710 s.l.m.

Nel ritornare sulla strada che porta verso Bergamo, si attraversa la strettoia di Alzata, sempre delimitata da case tardo medievali. Al bivio della strada provinciale troviamo sulla destra il nucleo storico di Volpino con i resti del castello, e sulla sinistra, un po’ all’interno, il Centro Sportivo Comunale. In alto a destra, sulla sommità della collina spunta il Bignone, castello medievale tra i primi citati a Villa d’Adda, e infine, scendendo verso Carvico, l’Istituto del Sacro Cuore di Villa Peschiera, ove sono presenti scuole elementari e medie e dove si narra si sia fermato Giuseppe Garibaldi durante la campagna dei Cacciatori delle Alpi del 1859.
Questo è, a grandi linee, quello che di piacevole e caratteristico può incontrare chi si appresta a visitare Villa d’Adda. Tante testimonianze della storia e della vita di questo paese. Ma siamo tutti convinti che, arrivandoci e visitandola, ognuno saprà scorgere da sé mille nuovi paesaggi e provare mille nuove emozioni.
